COMMISSIONE UE - nuove misure in arrivo su tassazione e indebitamento

in data 18 maggio 2021,la Commissione UE per la tassazione con seduta in Brussels, , ha pubblicato il documento ‘Business Taxation for the 21st Century ‘

Il documento presentato al Parlamento Europeo dalla Commissione, il cui scopo esplicito è quello di garantire che il quadro per la tassazione delle imprese nei paesi dell'UE rispecchi le realtà di un'economia moderna, globalizzata e digitalizzata;mostra la sua visione sulla via da seguire per garantire che il sistema di tassazione delle imprese dell'UE sia adeguato all'economia moderna.

Riportiamo di seguito la traduzione di alcuni passaggi fondamentali che riguardano PMi, indebitamento; e nuove tassazioni

Un primo passo per un sistema fiscale più equo è una maggiore trasparenza pubblica sulle tasse pagate dai grandi attori economici. Vi è una crescente richiesta da parte dei cittadini e delle organizzazioni della società civile per garantire maggiore trasparenza ed equità per quanto riguarda la tassazione delle imprese, in particolare la tassazione del reddito delle società.

La Commissione presenterà una nuova proposta per la pubblicazione annuale dell'aliquota effettiva dell'imposta sulle società di alcune grandi società con operazioni nell'UE, utilizzando la metodologia concordata per i calcoli del secondo pilastro. L'aliquota effettiva dell'imposta sulle società fornisce informazioni sulla proporzione dell'imposta sulle società pagata dalle società rispetto all'importo dei profitti che generano piuttosto che rispetto ai loro "utili imponibili", che possono essere ridotti attraverso vari mezzi come le detrazioni fiscali. Pertanto, la proposta migliorerà la trasparenza pubblica in merito all'aliquota fiscale effettiva reale sperimentata dalle grandi società dell'UE.

La tassazione ha un ruolo importante da svolgere nel sostenere le imprese a investire e crescere incoraggiando e consentendo decisioni economiche da parte di imprenditori socialmente desiderabili. Questo lato "abilitante" della politica fiscale è una parte particolarmente importante delle doppie transizioni e della ripresa economica dalla pandemia COVID-19.

A causa del flusso di cassa più limitato, le PMI sono spesso meno in grado di assorbire o finanziare le perdite rispetto alle società più grandi. Questo è il motivo per cui molti Stati membri hanno agito rapidamente durante l'attuale crisi per alleviare l'onere fiscale immediato sulle PMI, ad esempio mediante il differimento degli obblighi fiscali. Tuttavia, il trattamento delle perdite negli Stati membri è ancora molto diverso e vi sono margini per migliorare l'ambiente per gli investimenti e la crescita. Accanto a questa comunicazione, la Commissione sta adottando una raccomandazione agli Stati membri sul trattamento interno delle perdite. Ciò contribuirà a garantire una concorrenza leale tra le aziende e supportare meglio le imprese durante la ripresa. È probabile che ciò sia particolarmente vantaggioso per le PMI. I servizi della Commissione studieranno inoltre più in generale la prospettiva di un trattamento coordinato della compensazione transfrontaliera delle perdite per affrontare le sfide incontrate dalle PMI e da altre imprese nelle fasi iniziali della loro espansione europea.

Dato l'attuale quadro fiscale che consente una detrazione fiscale degli interessi sul debito, esiste una persistente distorsione a favore del debito delle norme fiscali. Ciò significa che un'azienda può detrarre gli interessi collegati a un finanziamento tramite debito ma non i costi relativi a un finanziamento tramite capitale proprio, come il pagamento di dividendi, incentivandola così a finanziare investimenti tramite debito piuttosto che tramite capitale proprio. Ciò può contribuire a un accumulo eccessivo di debiti, con possibili effetti di ricaduta negativi per l'UE nel suo insieme, qualora alcuni paesi dovessero affrontare ondate di insolvenza elevate. La polarizzazione del debito penalizza anche il finanziamento dell'innovazione attraverso l'equità. La questione è diventata più pressante, poiché lo stock di debiti delle aziende è aumentato in modo significativo a causa della crisi economica seguita alla pandemia COVID-19. La Commissione presenterà pertanto una proposta per affrontare la distorsione da capitale proprio del debito nella tassazione delle società, attraverso un sistema di indennità per il finanziamento tramite capitale proprio, contribuendo così alla riequilibrio delle società finanziariamente vulnerabili. La proposta includerà misure anti-abuso per garantire che non venga utilizzato per scopi non intenzionali.

PROSEGUE POI IL SUGGERIMENTO DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO PER NUOVE TASSAZIONI CON IL PARAGRAFO DAL TITOLO

Garantire una tassazione efficace

I sistemi fiscali dovranno essere modernizzati per riflettere meglio gli sviluppi economici e sociali attuali e futuri. I bilanci degli Stati membri dipendono fortemente dalle tasse sul lavoro, compresi i contributi sociali, che forniscono oltre il 50% del gettito fiscale complessivo nell'UE-27. L'IVA rappresenta oltre il 15% del gettito fiscale totale, mentre altre basi imponibili, come e tasse ambientali (~ 6%), le tasse sulla proprietà (~ 5%) o le imposte sul reddito delle società (~ 7%) contribuiscono relativamente poco13. 

Sebbene la composizione complessiva del gettito fiscale nell'UE sia rimasta relativamente stabile negli ultimi due decenni14, è probabile che i megatrend come il cambiamento climatico e la trasformazione digitale del mercato del lavoro abbiano un impatto sul futuro mix fiscale negli Stati membri dell'UE.L'invecchiamento della popolazione e l'aumento del lavoro atipico possono ridurre la capacità della tassazione del lavoro di generare le stesse entrate di oggi.
 Basandosi sul Libro verde sull'invecchiamento15 e sul Rapporto sull'invecchiamento del 202116, ciò ci richiederà di ripensare al modo in cui il lavoro è tassato e alle implicazioni per altre basi imponibili, tenendo conto della necessità di entrate sostenibili e di equità sistemi di protezione sociale. Il carico fiscale sul lavoro tradizionalmente elevato all'interno dell'UE, anche rispetto ad altre economie avanzate, dovrà essere ulteriormente ridotto per sostenere la competitività, l'occupazione e la creazione di posti di lavoro post-crisi.Allo stesso tempo, le aliquote dell'imposta sui consumi sono già ai massimi storici, poiché le aliquote IVA sono state aumentate negli anni successivi alla crisi finanziaria. La priorità dovrebbe essere data alla limitazione dell'uso inefficiente di aliquote IVA ridotte ed esenzioni, che spesso non riescono a realizzare il loro presunto obiettivo politico.Le tasse comportamentali, come le tasse sull'ambiente e sulla salute, continuano a rivestire un'importanza crescente per le politiche fiscali dell'UE.

 Tasse ambientali ben progettate aiutano a sostenere la transizione verde inviando i giusti segnali di prezzo e implementando il principio "chi inquina paga ". 

Inoltre generano entrate che potrebbero compensare alcuni dei necessari tagli fiscali sul lavoro. Allo stesso modo, le tasse sanitarie, ad esempio sul tabacco o sull'alcol, possono migliorare la salute pubblica e salvare vite, riducendo la pressione sui sistemi sanitari pubblici.Infine, un mix fiscale a prova di futuro richiederà una tassazione equa ed efficace dei redditi da capitale, sia delle persone fisiche che delle società. Allo stesso tempo, saranno necessarie semplificazioni e altre misure per ridurre la complessità amministrativa. Inoltre, le imposte ricorrenti sui beni immobili possono essere un modo relativamente efficiente per aumentare il gettito fiscale. 

Tuttavia, le sfide distributive e amministrative relative alla valutazione della proprietà devono essere adeguatamente affrontate.Sulla base di queste considerazioni, la Commissione avvierà una riflessione più ampia, che dovrebbe concludersi in un simposio fiscale sul "mix fiscale dell'UE sulla via del 2050" nel 2022. Questa riflessione terrà conto dei principi sopra enunciati, come nonché l'impatto distributivo di possibili modifiche al mix fiscale, compreso il loro effetto sulle famiglie a basso reddito