FIRMATI 2 NUOVI CCNL

Ministero Lavoro

Sono stati sottoscritti in data 15 ottobre 2015, presso la sede di Italia Impresa- via Settala 61 Milano, 2 NUOVI CCNL del settore Terziario e Servizi Sicurezza.

Hanno sottoscritto alla Firma ( in rappresentanza datoriale ) le Confederazioni aderenti UNAIT : Federimpreseitalia, CICAS, ASSOAPI, Fe.n.a.i.l.p , Confitip, Italia Impresa, AssoFedera, Cepi-Uci, Conf Unisco.

Per le OO.SS. dei lavoratori hanno firmato il sindacato ISA ( Intesa Sindacato Autonomo ) rappresentato dal suo segretario generale Dr. Carmelo Cassia et al.

I CCNL firmati, rappresentano  un importante punto di sviluppo della piattaforma datoriale UNAIT con tutte le sigle aderenti. I contratti , con decorrenza dal 1° di Novembre saranno disponibili presso Min. Lav., CNEL e INPS già dai prossimi giorni.

le condizioni generali che vengono applicate ai lavoratori subordinati del settore del Commercio nel  contratto nazionale di lavoro, ha una potenzialità di applicabilità di oltre 2 milioni di lavoratrici e lavoratori del terziario, commercio,distribuzione e servizi..
 E’ opinione comune, infatti - ed anche del legislatore - che il datore di lavoro disponga di un potere contrattuale maggiore di quello del lavoratore, avendo la possibilità di far leva sulle proprie funzioni organizzative, gerarchiche e disciplinari ed anche sulla facoltà, esercitata in sede di assunzione, di scegliere l’uno o l’altro soggetto, secondo il proprio gradimento.
Attraverso l’intervento del sindacato tale differenza si appiana, ma la soluzione si rivelerebbe inutile, se poi fosse possibile derogare nel particolare a quanto stabilito a livello collettivo. D’altra parte, e parallelamente, si vuole che le condizioni di trattamento siano tutte “alla pari”, per quanto riguarda i trattamenti minimi, anche per evitare che i lavoratori in odore di assunzione possano giocare al ribasso per essere preferiti ad altri, innescando una gara in negativo o “a perdere”. La
regola della “non reformatio in pejus” (o di “miglior favore”) vale infatti soltanto per evitare trattamenti meno favorevoli al lavoratore, essendo ben possibile, invece, stabilire trattamenti che modifichino i contratti collettivi prevedendo condizioni migliorative.                      (  fonte CICAS)

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